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Castellarano: solo una settimana al via del Campionato Italiano del Tiro di Campagna

a cura di Laura Saracino


Ad una settimana dall’inizio del campionato, il presidente regionale della Federazione Italiana Tiro con L’Arco (FITArco) Lorenzo Bortolamasi si dichiara estremamente soddisfatto del lavoro svolto in preparazione all’evento, in totale collaborazione e supporto tra la società di Castellarano e il comitato regionale.


Il 21 di luglio avrà inizio il campionato del tiro di campagna, evento sportivo all’aperto che vedrà impegnati la polisportiva Sportinsieme e il comune di Castellarano, coinvolgendo tutto il territorio limitrofo, fino a domenica 24 luglio. Il presidente regionale di FITArco spiega: “Quest’anno la federazione ha voluto la disposizione di quattro campi di gara, ognuno da 24 piazzole, per un totale di 96 spazi ospitanti altrettante pattuglie di arcieri, ciascuna formata da quattro atleti.” Un bel numero di atleti, circa 450, stima a cui si devono aggiungere staff, accompagnatori e appassionati: “Ipotizzando che per ogni atleta in gara ci sia un accompagnatore, che sia un tecnico, un parente, o anche semplicemente un appassionato, si possono contare circa 900 presenze di persone coinvolte nell’organizzazione o addetti ai lavori. Dal punto di vista del pubblico mi aspetto sicuramente qualche centinaio di persone nelle fasi finali sul campo intorno al castello”.


Un pubblico notevole nell’arco delle tre giornate, ma che Bortolamasi rivela non essere una novità:

“A Castellarano possiamo arrivare intorno alle 1500 presenze data la logistica del posto. Abbiamo fatto altri campionati in altre strutture più difficilmente accessibili e abbiamo visto che comunque le gare erano estremamente seguite da casa sul canale YouTube della federazione. In questo territorio il tiro di campagna è molto seguito, le compagnie di tiro sono vicine, la ricettività alberghiera e il comprensorio ceramico sono fattori ulteriormente importanti per avere presenze ancora più numerose rispetto al passato”.


La passione per la disciplina è un altro tratto distintivo della zona ospite:

“C’è sempre tanta partecipazione, sia come atleti coinvolti nelle competizioni sia come pubblico e appassionati. Ci sono tantissime compagnie di arcieri, e la nascita di questa gara nasce proprio dal fatto che alcune tipologie di arco non riuscivano ad avere gare durante l’estate.” La tipologia di gara del tiro di campagna viene inaugurata proprio per dare la possibilità a questi arcieri di avere una continuità anche durante l'estate: “molti arcieri che durante la stagione invernale si dedicano ad altri tipi di arco, durante l’estate cercano di sviluppare l'attività sul tiro di campagna perché dinamico e permette di stare all'aria aperta durante tutta la giornata. Poi c'è la difficoltà del tiro, ovvero non conoscere la distanza dei bersagli, dover parametrare e ipotizzare, la componente del dubbio che rende tutto molto particolare ed interessante e soprattutto sempre più popolare.".


La differenza è subito chiara anche per chi non conosce il tiro di campagna:

“Si può vedere, a differenza delle gare delle Olimpiadi o in televisione, che gli arcieri si posizionano sulla piazzola per tirare, aprono l'arco, valutano, ci ripensano, modificano il mirino, fanno delle valutazioni diverse sulla corda per capire a che distanza possono scoccare la freccia. Un’altra differenza è la capacità di capire subito durante gli scontri delle finali chi è che passa il turno, chi vince e perde. È bello, dinamico. Nelle finali che si disputeranno al Castello ci saranno degli scoristi con i che aggiorneranno il punteggio di volta in volta, così il pubblico sarà ancora più coinvolto nel tifo. .


Gli arcieri in Emilia-Romagna sono tantissimi, e le categorie sono divise per età e per tipo di arco. I gruppi più numerosi sono soprattutto le classi senior (over 20) e master (over 50), che il campionato vedrà impegnate nella competizione.


I preparativi sono ormai ultimati, la polisportiva e la città sono pronte ad accogliere atleti e tifosi e dare il via ufficialmente al campionato castellaranese.








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